Perchè lo faccio


Alla fine del mese di febbraio, sono stato contattato per conoscere la mia disponibilità alla candidatura a sindaco alle prossime elezioni, nell’intento di trovare una persona della cosiddetta società civile che potesse rispondere ad un probabile stato d’animo dell’elettorato, proponendo un soggetto conosciuto e sul quale la popolazione potrebbe porre la propria fiducia. Tale richiesta, ha mosso in me, sicuramente, un piacere insperato ma conscio dei miei limiti ho dichiarato di non esserne all’altezza. Più i giorni passavano e più questo pensiero della possibile candidatura mi spingeva verso una riposta positiva nonostante tutte le indicazioni, mancata presenza in famiglia, mancanza di risorse finanziarie in sede di bilancio, continuo stress dovuto a immancabili critiche per ogni decisione presa, tensioni interne alla coalizione e via dicendo. Mi sono posto, allora dalla parte del cittadino, quale io sono, come voi, anche alla luce dei miei valori e delle esperienze avute in qualità di assessore,poi in ambito educativo con la permanenza per oltre trent’anni come volontario nell’AGESCI (boy scout) e per gli oltre trentacinque anni come direttore tecnico di cantiere presso l’impresa Ruscalla Renato qui ad Asti, chiedendomi come potrei essere un sindaco su cui la popolazione possa porre la propria fiducia.


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